Medio Oriente

domenica 10 novembre 2013

Drakensberg e Thanda - 3° e 4° settimana


La terza settimana non è stata particolarmente eccitante a causa della pioggia che ha reso le strade impraticabili, costringendoci a rimanere a casa la maggior parte del tempo. 
Eppure sembrava che la settimana potesse iniziare bene visto che il tempo era sta bello durante quasi tutto il week-end - alla faccia dei meteorologi che non avevano indovinato neanche una previsione - e la cosa ci sembrava di buon auspicio per la settimana successiva. Invece i temporali sono arrivati, con qualche giorno di ritardo, ma sono arrivati. 
Vorrei spendere due parole sul fine settimana che ho appena citato, ovvero quello a cavallo tra la seconda e la terza settimana. Sono stata in montagna, in un posto bellissimo chiamato Drakensberg (i monti dei Draghi), una grande catena montuosa del Sudafrica con vette che superano i 3000 m di altitudine. 
Questa non è una meta conosciuta e frequentata da turisti europei o americani ma è amatissima dai sudafricani, e hanno ragione. I paesaggi sono mozzafiato e completamente diversi da quello che ci si può aspettare da un viaggio in Africa. Tre giorni bellissimi tra alberi di protea in fiore, cascate, antilopi e babbuini. 
Non mi voglio dilungare su questo argomento ma ci tengo a suggerire a chi ama la montagna, il trekking e la natura in generale di approfondire la cosa e di prenderla in considerazione come tappa per un viaggio futuro. Ne vale la pena davvero.

panorama nelle Drakensberg

Dopo tre giorni in paradiso sono tornata a casa, a Ulwazi lodge, nella sempre bella riserva di Thanda. 
Un'assenza così breve ma abbastanza lunga da far cambiare completamente il paesaggio. Non so se queste cose succedono solo in Africa oppure no ma la natura mi ha spiazzata di nuovo. La terra che prima era nuda adesso è ricoperta da una soffice erbetta e improvvisamente è diventato tutto di un verde intenso e brillante.  Le aree bruciate dall'incendio di qualche settimana fa sono ormai irriconoscibili e l'erba che vi cresce sopra è particolarmente nutriente, per la gioia degli erbivori che sono pazzi di gioia. Non tutto il male viene per nuocere. 

La terza settimana non è stata caratterizzata da nessun avvenimento significativo. Ho festeggiato il primo Halloween della mia vita, così vanno le cose quando si è circondati da anglosassoni. 
Mi sono divertita molto perché il tempo ha reso la festa molto suggestiva, al limite dell'inquietante. I nostri coordinatori avevano organizzato una cena a tema e, a seguire, diversi giochi carini. Nel frattempo fuori c'era una tempesta incredibile, la corrente è saltata e abbiamo passato tutta la serata a lume di candela. Sembrava fatto apposta, la scenografia perfetta per il 31 ottobre. 

notte di Halloween

Al contrario della terza, la quarta settimana è stata densa di avvistamenti di animali. Abbiamo visto elefanti bere e farsi il bagno alla pozza per tre giorni di seguito e poi di nuovo tanti leoni. Ma la cosa più emozionante per me è stata vedere i ghepardi, un sogno che finalmente si avvera. Era dal mio primo viaggio in Sudafrica, diciotto anni fa, che aspettavo questo momento. Dopo tre settimana di attesa e delusioni finalmente ci sono riuscita. 
Nella riserva ci sono cinque ghepardi: due fratelli adulti (sono inseparabili, si spostano sempre insieme) e una mamma con due cucciole. Questa settimana gli ho visti tutti e cinque e sono talmente contenta che sono quasi riuscita a dimenticare tutte quelle orrende creature che popolano il lodge. Non sto parlando dei miei compagni di avventura (che invece sono simpatici!) ma d'insetti schifosi e giganti, ragni di tutti i tipi, scorpioni e serpenti. E poi ci sono i gechi che vivono in camera mia, che sento scorrazzare e squittire come topolini per tutta la notte e che producono una quantità di escrementi inverosimile. Questo è decisamente il lato poco piacevole del mio soggiorno sudafricano ma non è l'unico. Trattandosi di volontariato a volte dobbiamo fare cose utili ma non proprio divertentissime. Qualche esempio? Togliere erbacce aliene per tutta la mattina con piccone e machete,  oppure pulire il boma (dove prima c'era un leone) da escrementi e ossa in decomposizione con ancora brandelli di carne attaccati, o ancora dare una ripulita al boma dei bufali. Ci sono momenti nei quali la cosa che più desidero è la doccia di casa mia a Roma. Qui l'acqua è preziosa e ci si lava in piedi dentro una bacinella  per non sprecare l'acqua che servirà a riempire  lo sciacquone del water...

Elefanti alla pozza
Ghepardo - uno dei due fratelli



Questa settimana si è conclusa la mia esperienza come fotografa ma la settimana prossima ne inizia una nuova da ricercatrice. Spero di avere tante cose da raccontarvi la prossima volta

A presto,

Ale


cliccare sulle foto per ingrandirle, anche la risoluzione sarà migliore.

1 commento:

  1. bene credo che gli insetti ce li potevi risparmiare, preferisco vedere gli elefanti!!!! comunque queste foto sono proprio belle, e devo dire che per chi come sta in città nella routine guardare queste foto sono momenti preziosi di evasione!!!! merci

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