Medio Oriente

venerdì 18 ottobre 2013

Thanda - 1° settimana

La mia prima settimana a Thanda è quasi finita e finalmente sono riuscita a trovare un momento in cui la connessione sembra essere sufficientemente decente per caricare le poche foto che seguono. 
Mi trovo in una bellissima riserva nel KwaZulu-Natal, terra storica degli Zulu. Sono qui come volontaria, avrò diversi compiti ma  la mia mansione principale è quella di fare fotografie. Finora tutto quello che ho fatto era focalizzato esclusivamente sulla fotografia ma dalla settimana prossima le giornate saranno più varie e avrò altre cose da raccontare. 
Le giornate sono faticose (di solito iniziano alle 4:30 e finiscono alle 19:00) ma stare qui mi piace moltissimo e sono proprio contenta di aver preso questa decisione. 
I paesaggi sono meravigliosi ed è tutto abbastanza verde nonostante le vere piogge non siano ancora arrivate (la stagione sta iniziando adesso). 
In Sudafrica le stagioni sono invertite ed è proprio l'inverno il periodo di maggiore siccità. Il mese scorso, infatti, un'area vastissima del parco è stata devastata da un enorme incendio. Erano sul punto di evacuare il lodge dove mi trovo adesso ma fortunatamente sono riusciti a dominare le fiamme in tempo. Gli effetti sono stati comunque catastrofici e centinaia e centinaia di ettari di savana hanno preso fuoco come fossero cerini. L'estensione è impressionante, e me ne sono accorta bene ieri, quando abbiamo attraversato quell'area per la prima volta invece di girarci intorno come avevamo fatto le volte precedenti. 
La cosa più incredibile è vedere come gli animali stanno ripopolando la zona dove non c'è più nulla. Il kudu qui sotto, per esempio, se ne sta in mezzo agli alberi morti come se niente fosse. 


Siamo usciti una volta al giorno, di solito la mattina all'alba, ma non siamo stati sempre molto fortunati. 
Il secondo giorno abbiamo avuto l'incontro più piacevole: una leonessa con i suoi due cuccioli (dei ragazzoni cresciutelli ma belli come il sole) che camminavano lungo la strada come se stessero aspettando noi. Siamo riusciti a seguirli per circa un'ora e questa è un'emozione della quale non mi potrò stancare mai. 
Nella riserva ci sono due branchi di leoni, uno a nord e uno sud, e i responsabili del progetto mi hanno dato un fischietto per lanciare un SOS qualora dovessi avvistarli vicino a camera mia. Dubito che la cosa accadrà mai però, avendo la stanza a 5 metri dal recinto che separa il lodge dal resto del mondo, trovo che sia comunque rassicurante poter avvertire qualcuno se mai ne avessi bisogno!


Abbiamo sempre incontrato elefanti, cosa molto rara. Qui vive un'orda di più di venti individui con diversi cuccioli ma è più facile trovarne in piccoli gruppi.


La maggior parte delle uscite sono però state poco proficue per quanto riguarda gli animali. Poca roba, tempaccio, sfiga.
Ieri avevamo in programma un'uscita fotografica al tramonto ma pioveva e non si è potuto fare niente.  Abbiamo quindi raggiunto il gruppo dei volontari che fanno ricerca e che era in giro con il telemetro alla ricerca del segnale gps del radio collare di una femmina ghepardo con due cuccioli. Dopo più di due ore sotto la pioggia con una temperatura del cavolo, siamo tornati a casa sconfortati. 
Mi rassicura però il fatto di sapere che non mancheranno occasioni o tempo per riuscire a vedere finalmente uno dei miei animali preferiti in assoluto.

Che dire? Sto bene e sono contenta. Tutto è organizzato come si deve, con serietà e precisione.
Mi sento lontana anni luce dalla mia povera Italia. E dire che sto in Africa...
Sono in partenza verso la costa per un week-end di relax al mare. Suppongo che ciò sarà il tema del mio prossimo post. 

A presto! 

Ale


cliccare sulle foto per ingrandirle.

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